TTIP e CETA: cosa sono e su cosa intervengono

TTIP e CETA

Gli accordi commerciali internazionali rappresentano strumenti essenziali per la regolamentazione e la promozione degli scambi tra nazioni. Tra i più discussi e rilevanti accordi degli ultimi anni figurano il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) e il CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement). Questi trattati hanno l’obiettivo di abbattere le barriere commerciali e incentivare gli scambi tra l’Unione Europea e, rispettivamente, gli Stati Uniti e il Canada. Il presente articolo si propone di esaminare la natura di tali accordi, i settori di intervento e le principali controversie ad essi associate.

Cos’è il TTIP?

Il Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) rappresenta un ambizioso progetto di accordo commerciale tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, avviato nel 2013 con l’ambizione di creare un’area di libero scambio di portata storica.

Al centro di questa iniziativa si colloca l’eliminazione delle barriere tariffarie e non tariffarie che ostacolano il commercio tra le due aree economiche. Tra le prime figurano i dazi doganali applicati all’importazione e all’esportazione di merci, mentre le seconde includono ostacoli più complessi come le differenze normative, gli standard tecnici e le procedure di appalto. Questo consentirebbe di ridurre i costi, snellire le procedure e favorire la circolazione di beni e servizi.

L’ambizione finale è quella di realizzare un mercato transatlantico integrato, un’area economica unica che unirebbe le forze di due dei principali protagonisti dell’economia globale. Un simile scenario potrebbe generare notevoli benefici in termini di crescita economica, creazione di posti di lavoro e aumento del benessere per i cittadini di entrambe le regioni.

Su cosa interviene il TTIP?

Al centro del TTIP vi è l’abbattimento o la significativa riduzione dei dazi doganali applicati alle merci scambiate tra UE e USA. Ciò si traduce in un minor costo per le imprese e in un prezzo finale più vantaggioso per i consumatori.

L’accordo mira ad armonizzare le normative tecniche, sanitarie e fitosanitarie tra le due aree. Questo significa creare un insieme comune di regole per la produzione, la commercializzazione e la sicurezza dei prodotti, facilitando così lo scambio di beni e servizi e riducendo gli oneri amministrativi per le imprese.

Il TTIP intende aprire ulteriormente i mercati pubblici, i servizi e gli investimenti, garantendo alle imprese europee e statunitensi un accesso più agevole e favorevole. Questo dovrebbe tradursi in un aumento delle opportunità di business, nella stimolazione della concorrenza e nella promozione dell’innovazione.

Un aspetto controverso del TTIP è l’introduzione di un meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitori e Stati (ISDS). Questo strumento permette agli investitori di citare in giudizio i governi di fronte a tribunali arbitrali privati qualora ritengano che le loro politiche ledano i loro investimenti. L’ISDS ha sollevato preoccupazioni per il potenziale rischio di condizionare le politiche pubbliche a favore delle grandi imprese e di minare la sovranità degli Stati.

Cos’è il CETA?

Il Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA) rappresenta un accordo di libero scambio di portata storica tra l’Unione Europea e il Canada, entrato in vigore provvisoriamente il 21 settembre 2017. Con questo ambizioso trattato, le due parti si propongono di abbattere le barriere commerciali e di creare un’area di scambio più integrata e dinamica.

Al centro del CETA si colloca l’eliminazione di quasi tutte le tariffe doganali applicate all’importazione e all’esportazione di merci tra UE e Canada. Ciò si traduce in un vantaggio concreto per le imprese, che potranno beneficiare di minori costi e di una maggiore competitività sui mercati internazionali.

L’accordo non si limita alle merci, ma si estende anche ad altri settori cruciali per l’economia moderna, come i servizi, gli investimenti e gli appalti pubblici. Il CETA mira ad aprire e liberalizzare questi mercati, creando nuove opportunità per le imprese di entrambe le aree e favorendo la circolazione di capitali, competenze e tecnologie.

In aggiunta a questi aspetti economici, il CETA include anche disposizioni relative alla cooperazione in ambiti come la tutela dell’ambiente, i diritti dei lavoratori e lo sviluppo sostenibile. Questo riflette l’impegno di entrambe le parti a promuovere un commercio equo e responsabile, nel rispetto dei valori condivisi e degli standard più elevati.

Su cosa interviene il CETA?

Uno degli obiettivi primari del CETA è l’abbattimento delle barriere tariffarie al commercio. L’accordo prevede la rimozione del 99% dei dazi doganali su un’ampia gamma di beni scambiati tra UE e Canada. Ciò si traduce in un concreto vantaggio per le imprese, che possono beneficiare di minori costi di produzione e di prezzi più competitivi sui mercati internazionali.

Il CETA apre le porte alla partecipazione delle imprese europee agli appalti pubblici in Canada e viceversa. Questo significa che le aziende di entrambe le aree potranno concorrere per ottenere commesse pubbliche in settori come la costruzione, le infrastrutture e i servizi, con un potenziale aumento delle opportunità di business e di crescita.

L’accordo mira ad aprire i mercati dei servizi, facilitando la fornitura di servizi transfrontalieri in settori come la finanza, l’ingegneria e l’architettura. Il CETA promuove inoltre gli investimenti reciproci, creando un ambiente più favorevole per le imprese che desiderano stabilire una presenza o espandere le proprie attività in Europa o in Canada.

Un aspetto importante del CETA è la protezione degli investimenti, che garantisce agli investitori di entrambe le parti un trattamento equo e non discriminatorio. Il CETA introduce un nuovo sistema di risoluzione delle controversie sugli investimenti (ICS – Investment Court System) che sostituisce il controverso meccanismo ISDS (Investor-State Dispute Settlement). L’ICS mira ad essere un sistema più trasparente, indipendente e imparziale, con l’obiettivo di bilanciare la tutela degli investitori con la sovranità degli Stati.

Il CETA non si limita ad abbattere le barriere commerciali, ma promuove anche la cooperazione in settori come la sicurezza alimentare, il lavoro e la tutela dell’ambiente. L’obiettivo è quello di garantire che le normative e gli standard di entrambe le parti siano compatibili e di alto livello, facilitando gli scambi e proteggendo al contempo i consumatori e l’ambiente.