Il futuro delle relazioni transatlantiche tra cooperazione e protezionismo

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Stiamo vivendo un momento cruciale nelle relazioni tra Europa e Stati Uniti: da un lato spinta verso una maggiore cooperazione strategica, dall’altro un ritorno al protezionismo economico. Tra tensioni commerciali, minacce geopolitiche e nuove opportunità di alleanza, il futuro del partenariato transatlantico si trova a un bivio decisivo.

Una panoramica approfondita su tre possibili evoluzioni di questo rapporto — dalla progressiva deriva strutturale, alla cooperazione funzionale fino a una partnership duratura — è stata elaborata ormai anni fa ma resta tuttora sorprendentemente attuale.

1. Minacce protezioniste e rischi commerciali

Negli Stati Uniti, la politica economica mostra segnali ambivalenti: da un lato dichiarazioni e misure protezioniste possono mettere in crisi gli equilibri commerciali, dall’altro restano aperti margini per negoziazioni costruttive.

Secondo Gideon Rachman e Mathias Döpfner, il dibattito sulle tariffe americane dovrebbe diventare un’occasione per negoziare insieme, non per allontanarsi:

“C’è margine per negoziazione; dobbiamo abbattere simmetricamente le tariffe”.

Tuttavia, recenti decisioni come l’imposizione di dazi da parte dell’amministrazione Trump — definite “Liberation Day” — rischiano di danneggiare la fiducia europea nel partner transatlantico. Inoltre, accordi criticati come sbilanciati potrebbero accentuare le divisioni interne all’UE.

2. Cooperazione strategica: sicurezza, difesa, tecnologia

Nonostante le tensioni commerciali, resta solido un fronte cooperativo in materie strategiche. La NATO continua a rappresentare un pilastro centrale nelle politiche di difesa congiunta.

Parallelamente, l’istituzione del Trade and Technology Council (TTC) ha riattivato il dialogo su commercio, innovazione e regole digitali, rappresentando un esempio concreto di crescita cooperativa.

Ecco alcune aree chiave di potenziale collaborazione rafforzata:

  • Energia verde e transizione ecologica
  • Cybersecurity e protezione delle infrastrutture
  • Innovazione tecnologica e governance digitale

3. Scenari futuri: tra autonomia europea e cooperazione pragmatica

Il futuro dipende anche dalla capacità dell’Europa di agire con più visione e determinazione: da qui al 2030, sono emerse proposte come un piano strutturato per garantire la sicurezza europea, rafforzare l’industria strategica e aumentare la resilienza delle filiere produttive.

Proposte concrete includono progetti co-finanziati EU–US, standard comuni e collaborazione in settori tecnologici emergenti. Nel contempo, l’Europa spinge verso una maggiore autonomia strategica, in particolare nell’ambito della difesa, con iniziative come ReArm Europe che mobilita fino a 800 miliardi di euro per investimenti comuni.

4. Sommario dei possibili scenari

Scenario Descrizione
Deriva strutturale Raffreddamento dei legami, aumento del protezionismo, crisi della fiducia
Cooperazione funzionale Collaborazioni puntuali in settori strategici, dialogo tecnico e politico
Partnership duratura Rinforzo strutturale dell’alleanza in commercio, sicurezza e tecnologia

5. Il quadro italiano e geopolitico

Un’analisi del Comitato Atlantico Italiano sollecita una cooperazione più stretta fra NATO e UE, nonché tra i rispettivi vertici strategici, per bilanciare le incertezze legate all’amministrazione statunitense e garantire continuità collaborativa.

Il gruppo Weimar+, che include Germania, Francia, Polonia, Italia, Spagna e Regno Unito, è nato come risposta immediata alla ridefinizione del dialogo transatlantico, ponendo l’accento sulla sovranità europea e il sostegno all’Ucraina.

Conclusioni

Le relazioni transatlantiche sono oggi sospese tra due forze contrapposte: il richiamo all’autonomia e il bisogno di alleanza. Se prevalgono visione e azione pragmatica, possiamo pensare a un futuro in cui UE e USA collaborano intensamente là dove serve (sicurezza, tecnologia, ambiente), pur gestendo saggiamente le tensioni commerciali.

Se invece dovessero vincere sguardi protezionistici e frammentazione, rischiamo di scivolare in una deriva che riduce la nostra forza globale collettiva.

In questo contesto, è fondamentale che l’Europa rafforzi ambizioni strategiche e dialoghi proattivo con gli Stati Uniti, per costruire una nuova era di alleanza transatlantica.