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Il nuovo TTIP parte con l’ok dell’Italia

Ieri, 15 aprile, tutti i governi dell’Unione – eccetto la Francia, contraria, e il Belgio, astenuto – hanno dato il via libera ai mandati chiesti dalla Commissione europea per negoziare un nuovo accordo transatlantico di liberalizzazione del commercio con gli Stati Uniti.
Leggi il resto di questa voceTTIP: il Parlamento interroga il governo sull’ok in consiglio europeo

Due interrogazioni parlamentari, una alla Camera e una al Senato, chiedono al presidente del Consiglio e al Ministro dello Sviluppo economico di chiarire il perché l’Italia abbia dato il via libera al nuovo TTIP nel Consiglio europeo del 21-22 marzo 2019.
Leggi il resto di questa voceItalia favorevole al nuovo TTIP: entro due settimane i mandati all’UE

Il Governo italiano non ha fatto nulla per impedire il riavvio dei negoziati tra Unione europea e Stati Uniti per approvare una nuova versione del TTIP, il controverso accordo commerciale transatlantico già rigettato da milioni di cittadini europei e centinaia di organizzazioni sindacali, ambientaliste e della società civile in tutti gli Stati membri.
Leggi il resto di questa voceSì dell’Italia all’accordo UE-Vietnam. Il governo tradisce (ancora) le promesse
Dopo gli inspiegabili sì ai trattati di libero scambio Unione europea-Giappone (JEFTA) e Unione europea-Singapore, venerdì il Ministero dello Sviluppo Economico ha nuovamente stupito le tante organizzazioni della società civile che si aspettavano un cambio di rotta. Il Sottosegretario con delega al commercio estero, Michele Geraci, ha dato infatti il via libera per l’Italia alla firma europea dell’accordo Ue-Vietnam. E di bocciare il CETA non si parla più.
TTIP-zombie: così UE e USA giocano a scacchi con la nostra vita. Fermiamoli ora
Lo avevamo annunciato: il TTIP non è morto, è in piena salute e va bloccato subito. Il presidente statunitense Donald Trump e il capo della Commissione europea Jean-Claude Juncker vogliono riavviare le trattative per un accordo tossico senza coinvolgere nessun Parlamento. I rischi di un’operazione come questa sono molti: dall’agricoltura alla chimica, dall’ambiente ai servizi, tutto è in gioco sulla scacchiera di questi giocatori irresponsabili, il cui unico obiettivo è spianare la strada alle grandi forze economico-finanziarie sulle due sponde dell’Atlantico, eliminando regole e barriere a tutela dei diritti, della salute, dell’economia sana e dell’ambiente. In risposta ai tentativi chiudere il negoziato dentro stanze segrete, la Campagna Stop TTIP Italia oggi pubblica un nuovo rapporto dal titolo: “Zombie-TTIP: il ritorno di un trattato mai morto“, che svela le trame tessute da Bruxelles e Washington contro l’interesse pubblico, alle spalle di cittadini, politica e organizzazioni della società civile. Leggi il resto di questa voce
Così Canada e UE usano il CETA per aggirare le norme sugli OGM
Le istituzioni comunitarie hanno sempre assicurato che l’accordo UE-Canada non avrebbe modificato le leggi su produzione e commercio di prodotti derivati dalle biotecnologie. Ma oggi Stop TTIP Italia è in grado di dimostrare il contrario, pubblicando l’agenda e la sintesi finale di una videoconferenza datata 28 aprile 2018. Quel giorno a Parma, Bruxelles e Ottawa tre schermi si illuminavano contemporaneamente, mettendo in comunicazione funzionari dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA), della Commissione europea e del Governo canadese. All’ordine del giorno lo scambio di informazioni su questioni tecniche e regolamentari nell’ambito del commercio bilaterale di prodotti geneticamente modificati. Leggi il resto di questa voce
No al TTIP Zombie di Juncker e Trump: scriviamo agli eurodeputati
Nella più totale assenza di trasparenza e forzando il bilanciamento di poteri tra le istituzioni europee, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha rilanciato le trattative per il TTIP con Donald Trump. L’intenzione di Bruxelles è nominare un ristretto gruppo di tecnici che avvii il negoziato con la controparte statunitense. L’obiettivo è discutere dell’abbattimento di dazi e regole su una vasta gamma di settori: dall’agricoltura all’energia, dai farmaci alla chimica. La Campagna Stop TTIP Italia condanna fermamente questo gesto antidemocratico, che non tiene conto della contrarietà espressa da più di 3,5 milioni di cittadini europei, dei numerosi richiami alla trasparenza che negli ultimi anni il Mediatore europeo (Ombudsman) ha mosso alla Commissione e alle proteste fiorite in tutti gli Stati membri. Leggi il resto di questa voce
Società civile e Parlamentari si impegnano a bocciare il CETA e a non far avanzare il JEFTA e gli altri trattati tossici
Il Parlamento ora metta all’ordine del giorno il CETA per bocciarlo e riaprire il dibattito in Europa. Queste le conclusioni dell’incontro avvenuto oggi presso la Camera dei Deputati tra numerose organizzazioni della società civile e i parlamentari dell’Intergruppo No CETA. Leggi il resto di questa voce
Bene il No al CETA annunciato da Di Maio, ora incontro urgente sugli accordi tossici
La Campagna Stop TTIP/Stop CETA accoglie con favore la dichiarazione odierna del Ministro Di Maio, secondo cui “A breve il CETA arriverà in Aula per la ratifica e questa maggioranza lo respingerà e non lo ratificherà”. La presa di posizione arriva dopo le forti pressioni della Campagna e di tante realtà della società civile. Un impegno che si aggiunge a quelli del Ministro dell’Interno Salvini e dell’Agricoltura Centinaio, rappresentando dunque un proposito di tutta la maggioranza.
Ora occorre coinvolgere la società civile nella costruzione di un percorso verso la bocciatura del CETA e degli altri accordi di liberalizzazione commerciale nell’agenda della Commissione europea. Infatti, nel Contratto di governo è citato quanto segue: “Per quanto concerne Ceta, MESChina, TTIP e trattati di medesimo tenore intendiamo opporci in tutte le sedi, in quanto determinano un eccessivo affievolimento della tutela dei diritti dei cittadini”.
Per questo abbiamo scritto una lettera al Ministro Di Maio, chiedendo un incontro urgente nel quale discutere non solo del CETA, ma di tutti gli accordi in fase negoziale da parte dell’Unione europea, il cui impianto è sostanzialmente analogo: indebolimento del principio di precauzione, meno diritti sul lavoro, messa sul mercato dei servizi pubblici e meno vincoli ambientali. Il tutto, per offrire benefici economici alle grandi imprese che già operano su scala mondiale, mentre le centinaia di migliaia di PMI che compongono il nostro tessuto economico vengono esposte ad una forte concorrenza, anche sleale.
Per un pieno coinvolgimento del Parlamento, inoltre, abbiamo convocato insieme all’Intergruppo Parlamentare No CETA – che raduna deputati e senatori di tutti gli schieramenti – un incontro alla Camera dei Deputati per il prossimo 17 luglio, aperto alla partecipazione di tutti i parlamentari.
- Qui la lettera al Ministro Di Maio
- Qui la lettera ai Parlamentari
Parlamentari di tutti gli schieramenti chiedono a Di Maio di fermare il JEFTA
L’Intergruppo Parlamentare No CETA, costituitosi la scorsa legislatura e composto da deputati e senatori di tutti gli schieramenti, ha chiesto pubblicamente al Vice presidente del Consiglio e Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, di far sospendere la firma del Trattato UE-Giappone (JEFTA) e di riferire in Parlamento su un via libera rilasciato senza adeguata consultazione. La Campagna Stop TTIP/Stop CETA si associa alla richiesta e rilancia la proposta di un incontro con il Ministro per ribadire le proprie preoccupazioni sugli effetti a catena di una eventuale approvazione del JEFTA. Di seguito, il comunicato dell’Intergruppo. Leggi il resto di questa voce