Archivi Blog
CETA: il colpo di coda. Trattato UE-Canada verso la firma, Stop TTIP si mobilita
Superata l’opposizione della Vallonia che bloccava l’accordo UE-Canada, domenica la cerimonia di firma a Bruxelles in un summit bilaterale. Ma il compromesso raggiunto non è soddisfacente. Il 5 novembre Stop TTIP Italia, in piazza per lo #StopCETAday, chiede all’Italia un dibattito pubblico e al Parlamento la non ratifica del CETA
ROMA, 29 OTTOBRE 2016 – Confermato il Summit UE – Canada di domenica, il CETA veleggia verso la sua approvazione. Il negoziato con la Vallonia, la regione francofona del Belgio che si è coraggiosamente opposta all’accordo, si è concluso con la scelta di accostare al testo consolidato una dichiarazione interpretativa e alcune prese di posizione messe nero su bianco da Commissione Europea e Consiglio Europeo.
La Campagna Stop TTIP conferma le mobilitazioni del 5 novembre in diverse città italiane, lanciando uno #StopCETAday con l’intento di sollevare un dibattito all’altezza nel Parlamento italiano ed europeo. Sebbene le divisioni degli ultimi giorni siano state ricomposte e il summit UE-Canada confermato, restano gravi perplessità e preoccupazioni su un trattato commerciale che non protegge i cittadini e l’ambiente.
Scriviamo al Presidente Mattarella: non cada nella rete del TTIP
Il presidente degli Stati Uniti Obama ha incontrato ieri (8 febbraio) il presidente Sergio Mattarella, e non ha mancato di sottolineare quanto sarebbe felice se l’Italia spingesse ancora più forte per l’approvazione del TTIP. Leggi il resto di questa voce
Relazione sul TTIP approvata: primi commenti sul testo
Un primo documento di commenti elaborato da Fairwatch per la Campagna Stop TTIP Italia sulla Relazione Lange, il testo di indirizzo sul TTIP approvato l’8 luglio scorso dal Parlamento europeo in seduta plenaria a Strasburgo. Un primo strumento utile per cominciare a orientarsi su ciò che effettivamente è stato approvato.
Il testo della Relazione Lange con i primi commenti
I nomi di chi ha approvato e respinto il testo (pag 163 e 164)
TTIP: i nomi di chi ha votato cosa
Ecco la lista ufficiale dei votanti, nome per nome. Sono diverse centinaia di pagine, dove si analizza il voto emendamento per emendamento, ma a pagina 163 e 164 avete i nomi di chi ha votato a favore (+) e contro (-) sul testo dell’intera Risoluzione Lange sul TTIP.
Notate che per fortuna anche tra gli S&D (i socialdemocratici) ci sono persone che hanno ancora un’idea di cosa sia la politica e che hanno scelto di andare contro le indicazioni del loro gruppo.
Quindi degna di nota, oltre all’importante (e risaputa) presa di posizione della Sinistra europea (GUE) e del Movimento 5 Stelle, è l’opposizione alla relazione Lange degli S&D (PD) italiani: Briano, Cofferati, Panzeri, Schlein, Viotti, che hanno scelto di dare voce alle richieste della società civile invece che agli indirizzi di partito.
L’annullamento del dibattito sul #TTIP. Chi ha votato cosa.
Chi ha scelto di non discutere sul TTIP oggi in Aula (in neretto i volti noti)
ALDE: Auštrevičius, van Baalen, Bearder, Becerra Basterrechea, Bilbao Barandica, Calvet Chambon, Charanzova, De Backer,Deprez, de Sarnez, Diaconu, Dlabajova, Faria, Federley, Gerbrandy, Goulard, Harkin, Huitema, Hyusmenova, in ‘t Veld,Jaatteenmaki, Jakovčić, Ježek, Kallas, Kyuchyuk, Meissner, Michel, van Miltenburg, Mlinar, Muller, Nicolai, van Nieuwenhuizen, Pagazaurtundua Ruiz, Petersen, Radoš, Ries, Rohde, Schaake, Telička, Theurer, Toom, Tornas, Vautmans, Vayrynen, Verhofstadt
ECR: Belder, Demesmaeker, Duncan, Ford, Fox, Gericke, Henkel, Kamall, Lewer, Loones, McClarkin, McIntyre, Nicholson, OŜog, Ruohonen-Lerner, Škripek, Starbatty, Stevens, von Storch, Swinburne, Tannock, Tošenovsky, Van Bossuyt, Van Orden, Zahradil, Zīle
PPE: Adaktusson, Arimont, Bach, Balz, Becker, Belet, Bogovič, Brok, Buda, Buzek, van de Camp, Caspary, del Castillo Vera, Comodini Cachia, Corazza Bildt, Csaky, Delahaye, Des, Diaz de Mera Garcia Consuegra, Ehler, Fisas Ayxela, Fjellner, Gahler, Gal, Gardini, Gonzalez Pons, Grossetete, Grzyb, Hetman, Hohlmeier, Hokmark, Holvenyi, Hubner, Jahr, Kalniete, Karas, Kelam, Kelly, Kosa, Kostinger, Kovatchev, Kozłowska-Rajewicz, Kudrycka, de Lange, Langen, Lavrilleux, Lenaers, Lins, McAllister, McGuinness, Mann, Matera, Mato, Metsola, Mikolašik, Millan Mon, Morin-Chartier, Muresan, Nagy, Niebler, Olbrycht, Pabriks, Patriciello, Paunova, Peterle, Pitera, Plenković, Ponga, Proust, Quisthoudt-Rowohl, Radev, Rangel, Reul, Ribeiro, Rolin, Ruas, Rubig, Salini, Schmidt, Schreijer-Pierik, Schulze, Schwab, Siekierski, Sogor, Šojdrova, Štětina, Stier, Šulin, Svoboda, Szajer, Thun und Hohenstein, Tomc, Vandenkendelaere, Voss, Wałęsa, Weber Manfred, Wenta, Zaborska, Zalba Bidegain, Zeller, Zwiefka
S&D: Bresso, De Castro, Grapini, Guteland, Kofod, Kyrkos, Ludvigsson, Maňka, Moisă, Schaldemose, Zanonato
Chi voleva, invece, almeno discuterne
ALDE: Marinho e Pinto, Tremosa i Balcells
ECR: van Dalen, Pretzell
EFDD: Affronte, Agea, Agnew, Aker, Arnott, Atkinson, Beghin, Bours, Carver, Castaldo, Coburn, Collins, Corrao, D’Amato, (The Earl of) Dartmouth, Etheridge, Evi, Farage, Ferrara, Finch, Helmer, Hookem, James, Lundgren, Nuttall, O’Flynn, Pedicini, Reid, Seymour, Tamburrano, Valli, Woolfe, Zanni, Zullo
GUE/NGL: Albiol Guzman, Anderson Martina, Bjork, Boylan, Carthy, Couso Permuy, De Masi, Eck, Ernst, Ferreira Joao, Flanagan, Forenza, Glezos, Gonzalez Penas, Handel, Juaristi Abaunz, Kari, Konečna, Kuneva, Le Hyaric, Lopez Bermejo, Losing, Maštalka, Matias, Melenchon, Michels, Mineur, Ni Riada, Omarjee, Sanchez Caldentey, Scholz, Senra Rodriguez, Spinelli, Sylikiotis, Torres Martinez, Urban Crespo, Vallina, Zimmer
NI: Aliot, Annemans, Balczo, Bay, Bilde, Boutonnet, Briois, Chauprade, D’Ornano, Ferrand, Goddyn, Gollnisch, de Graaff, Jalkh, Kappel, Lebreton, Le Pen Marine, Loiseau, Maeijer, Martin Dominique, Melin, Monot, Montel, Morvai, Philippot, Schaffhauser, Stuger, Troszczynski, Vilimsky
S&D: Anderson Lucy, Andrieu, Arena, Bayet, Beres, Borzan, Briano, Caputo, Cofferati, Corbett, Dalli, Dance, Dodds, Anneliese, Freund, Frunzulică, Gebhardt, Griffin, Jongerius, Kadenbach, Kaufmann, Kirton-Darling, Koster, Martin, David, Martin Edouard, Maurel, Moody, Nilsson, Pascu, Pirinski, Regner, Revault D’Allonnes Bonnefoy, Roziere, Schlein, Schuster, Simon Sion, Stihler, Szanyi, Tarabella, Thomas, Weidenholzer
Verts/ALE: Albrecht, Andersson, Auken, Buchner, Butikofer, Ceballos, Delli, Eickhout, Engstrom, Eriksson, Evans, Giegold, Harms, Hautala, Heubuch, Jadot, Joly, Keller Ska, Lambert, Lamberts, Lochbihler, Lunacek, Maragall, Reda, Reintke, Sargentini, Scott Cato, Sebastia, Šoltes, Staes, Terricabras, Trupel, Turmes, Urtasun, Vana, Ždanoka
Astenuti
ECR: Krasnodębski
NI: Papadakis Konstantinos, Zarianopoulos
PPE: Ferber
S&D: Aguilera Garcia, Ayala Sender, Blanco Lopez, Bostinaru, Costa, Danti, Fernandez, Groote, Guerrero Salom, Hedh, Krehl, Kumpula-Natri, Lange, Lauristin, Liberadzki, Lietz, Łybacka, Morgano, Mosca, Negrescu, Niedermuller, Panzeri, Pavel, Pittella, Post, Rodrigues Maria Joao, Sehnalova, Silva Pereira, Simon Peter, Toia, Ulvskog, Van Brempt, Westphal
Strasburgo: annullato confronto su #TTIP. Stop TTIP Italia “la mobilitazione continua”
Dopo che la spaccatura tra i Socialdemocratici, merito della mobilitazione della società civile, ha fatto slittare ieri il voto della Relazione Lange sul TTIP, a data da destinarsi, il dibattito sul Trattato transatlantico di stamane a Strasburgo è stato annullato tra le proteste di alcuni eurodeputati che hanno indossato le t-shirt della campagna Stop TTIP Italia (FOTO)
Gli oltre 120 emendamenti presentati tornano in Commissione Commercio Internazionale (INTA) con il tentativo di cancellarne alcuni.
Per Stop TTIP Italia, la coalizione italiana che si oppone al negoziato “l’annullamento del dibattito di stamane all’europarlamento dimostra quanto gli spazi di discussione sul TTIP siano limitati. Continueremo le mobilitazioni fino alla sospensione dei negoziati, monitorando l’operato dei nostri Europarlamentari fin dalle prossime settimane”.
Nel frattempo la Campagna Stop TTIP Italia rilancia la raccolta di firme, verso le due milioni e mezzo di adesioni e la Campagna di raccolta fondi popolare, per sostenere le attività future
TTIP: parlamento europeo diviso su ISDS, voto su relazione Lange rimandato!
Roma, 9 giugno 2015 – COMUNICATO STAMPA
Il voto previsto domani 10 giugno a Strasburgo sulla Relazione Lange slitta a data da destinarsi. Lo ha deciso il presidente Schulz applicando l’articolo 175 del regolamento del Parlamento Europeo dopo essersi consultato con il presidente della Commissione Commercio Internazionale (INTA). Il motivo? I 200 emendamenti presentati e la richiesta di voti separati e con chiamata nominale. Toccherà probabilmente di nuovo a INTA decidere sugli emendamenti e le proposte presentate in plenaria.
Sembra evidente che nel gruppo dei Socialisti & Democratici la questione dell’ISDS stia diventando esplosiva e che gli accordi con i Popolari non siano poi così solidi.
La mobilitazione di questi giorni di cittadini e reti di movimento, grazie ai due milioni di firme raccolte e alla pressione diretta della società civile sui Parlamentari Europei, ha certamente giocato un ruolo fondamentale nel rafforzare queste spaccature. Dunque, le criticità sollevate durante questo periodo dalla Campagna Stop TTIP non erano vaneggiamenti privi di basi, bensì riguardavano pericoli concreti di mutamenti irreversibili dell’ordinamento democratico europeo e nazionale. La richiesta resta perciò immutata: nessun accordo è meglio di un pessimo accordo.
Adesso è necessario aumentare il controllo democratico della societa’ civile sulla prossima riunione della Commissione Commercio Internazionale, per evitare che ancora una volta si assista all’ennesimo furto della democrazia a vantaggio dei forti interessi commerciali.
Contatti stampa:
Alberto Zoratti – 349 6766540
Per interviste:
Monica Di Sisto – 335 8426752
Elena Mazzoni – 328 1312595
TTIP: voto a Strasburgo. Stop TTIP Italia: “Tappa importante”. Direttore Onorario Commissione Europea: “TTIP presenta molti rischi”
Stop TTIP Italia: “Solo una tappa, ma importante per sviluppi di un negoziato che impatterà pesantemente su tutti i cittadini”
Direttore Onorario Commissione Europea: “TTIP presenta molti rischi”
Mancano meno di 24 ore alla votazione al Parlamento Europeo di Strasburgo della Risoluzione Lange, il documento di indirizzo dell’Europarlamento che dovrebbe rivedere le linee guida del mandato negoziale per il TTIP, il Trattato transatlantico di liberalizzazione commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea. Più di cento emendamenti, molti dei quali decisamente orientati a rivedere nel profondo la natura del Trattato, inserendo vere e proprie “linee rosse invalicabili” al tentativo di liberalizzazione spinta e di revisione di normative e standard di qualità che favorirebbero il commercio internazionale, ma avrebbero impatti non indifferenti sull’economia europea e statunitense di piccola scala e sulle normative di tutela dei diritti, dell’ambiente e della salute.
Non disclosure agreement: ecco la trasparenza del TTIP
Non parlare pubblicamente di ciò di cui si tratta nell’advisory group e non diffondere documenti. E’ il testo dell’accordo imposto dalla Commissione europea ai 14 membri del gruppo di lavoro sul TTIP ai primi di giugno. Un punto di arrivo avanzato rispetto alla stesura precedente, dove si vietava persino ogni commento su testi “leaked”, che aveva visto l’opposizione del gruppo di consulenti.
Nella grande campagna di trasparenza sul TTIP declamata dalla Commissione europea e dai Governi degli stati membri, Italia in testa, il “non disclosure agreement” è un altro, piccolo tassello nella grande risiko della manipolazione delle informazioni.
“Caro Onorevole ti scrivo”: l’Europa e l’Italia Stop TTIP verso il voto del 10 giugno al Parlamento europeo
Un’ondata crescente di pressione politica da parte delle cittadine e dei cittadini europei e italiani per chiedere che i diritti delle persone, dei lavoratori e dell’ambiente non vengano svenduti agli interessi delle lobbies economiche.
E’ partita la campagna di Stop TTIP Italia, la coalizione di più di 250 organizzazioni della società civile che si oppone al negoziato commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, verso gli Europarlamentari chiamati al voto.
Gli strumenti per far sentire la propria voce saranno il mail bombing e i tweets di protesta, che giungeranno all’apice nella giornata del 10 giugno, durante la votazione a Strasburgo della Risoluzione sul TTIP, che darà indicazioni alla Commissione Europea sui limiti e le criticità da considerare durante il negoziato. Oltre a questo decine di iniziative sul territorio nazionale, la mobilitazione degli oltre 40 comitati territoriali, il rilancio della petizione europea ormai vicina ai due milioni di firme serviranno a spingere per un voto contrario al documento di compromesso che dà corpo ai peggiori fantasmi già evocati dalle reti sociali in tempi non sospetti e per sottolineare, ancora una volta, la necessità di un blocco dei negoziati Usa – UE.
Leggi il resto di questa voce