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Domani al via le audizioni #StopCETA in Senato. Coldiretti, Cgil, ambientalisti e consumatori scrivono a tutti i parlamentari: fermate la ratifica

Red Stamp - Stop CETAUna Lettera_ ai Parlamentari italiani per chiedere loro di fermare la ratifica del CETA  e di esaminare bene gli impatti del trattato e dire “no” a ragion veduta, senza forzare la volontà parlamentare.

Un libro bianco nel quale si chiarisce che un commercio davvero libero e giusto per tutti non si raggiunge con il CETA, ma con un ragionamento approfondito sulle vocazioni produttive del nostro Paese che premi e valorizzi la qualità, i territori, i diritti, il lavoro, la salute, l’ambiente. Sono gli strumenti di informazione e pressione che un ampio cartello di organizzazioni che comprende Coldiretti, Cgil, Arci, Acli Terra, Greenpeace, Legambiente, Slow food, Adusbef, Federconsumatori, Movimento consumatori e Fairwatch porterà nelle audizioni che cominceranno domani al Senato all’interno del processo di ratifica del CETA in quel ramo del Parlamento.

In contemporanea si svolgerà domani martedì 20 giugno il tweetstorm per sostenere il “no” al CETA. Tutte le istruzioni necessarie qui  E da domani, se non lo hai già fatto, adotta anche tu un senatore Leggi il resto di questa voce

Un tweetstorm natalizio per fermare il CETA, cugino del TTIP

CETA

Un martedì 22 dicembre di tweetstorm per chiudere il 2015 Stop TTIP. Questa volta, in accordo con le altre realtà europee, vorremmo proporre a tutt* gli attivist* di mettere nel mirino il CETA, l’accordo Ue-Canada, in un inedito #CETATuesday. Come sapete, sarà questo trattato – già concluso e in attesa della ratifica del Parlamento europeo – la base sulla quale verrà costruito il TTIP. I due accordi sono strettamente legati fra loro, e le mine democratiche seppellite nel CETA devono essere disinnescate tanto quanto quelle di cui è disseminato il TTIP.

La Commissione europea, infatti sta tentando di rendere accettabile il primo, inserendovi ex post alcune modifiche del sistema di arbitrato. Bruxelles ha intenzione di ammorbidire l’ISDS con alcuni elementi tratti dalla sua proposta di riforma del meccanismo. Ricorderete che pochi mesi fa, il Commissario al Commercio, Cecilia Malmström, ha chiesto l’inserimento nel TTIP di un sistema di tutela degli investitori privati meno sfrontato dell’ISDS, tentando di bypassare l’opposizione dell’opinione pubblica e di parte della politica.

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