Materiali

I materiali della campagna da scaricare ed utilizzare


Maglietta Stop TTIP in formato PDF

Adesivo Stop TTIP

Bandiera Stop TTIP

Spilletta Stop TTIP

Striscione Stop TTIP – le persone prima dei profitti

Volantini Stop TTIP:
Formato A4 generico pdf per la stampa
Formato web   flyer stop ttip
Formato tipografico flyer stop ttip italia

Pieghevoli Stop TTIP:
Formato web trittico stop ttip italia
Formato tipografico trittico stop ttip italia

La mozione di sfiducia:
Coinvolgi la tua amministrazione locale! Trovi informazioni e materiali QUI

 

 

Materiale informativo prodotto:

Scheda sull’Agroalimentare: il fattore “C” a cura di Fairwatch (AGGIORNATA il 9 gennaio)

Dossier sull’ISDS: “patto col diavolo” a cura della campagna Stop TTIP Italia

Una scheda di aggiornamento sulla situazione Investimenti e ISDS a livello globale

Scheda su Investimenti e ISDS a cura di Re:Common

Scheda sull’Agricoltura a cura di Fairwatch

Scheda sui Negoziati a cura di Fairwatch

Scheda sui Servizi pubblici a cura di ATTAC Italia

Scheda su lavoro e Servizi pubblici  a cura di COBAS

Scheda sul Fracking scheda TTIP a cura di A SUD

Scheda sui Bio-combustibili Scheda TTIP a cura di A SUD

Scheda su Privacy e libertà digitali a cura della Rete della Conoscenza

Il video con la lezione della prof.ssa Algostino dell’Università di Torino (29 gennaio) a cura di Attac Torino

Il video con la relazione di Alberto Zoratti di Fairwatch (12 marzo) a cura di Attac Torino

Il video con la relazione di Marco Bersani di Attac (10 settembre) a cura di Attac Torino

  1. perchè non fate anche un banner quadrato che uno si puo’ mettere come immagine del profilo di Facebook “io sono contro il TTIP?” e uno “Non vogliamo gli OGM, no al TTIP”? grazie

  2. bernardo santini

    è disponibile il logo per stampare bandiere, o sono disponibili bandiere già pronte? grazie

  3. Ti spiego la storiella del TTIP. Il vero problema é l’Italia che sta morendo sotto ai vostri occhi e non ve ne accorgete.

    Siete tutti presi dal pallone di Società quasi tutte fallite e dalle liti continue del Potere Politico, mentre il Paese si sta perdendo le braghe, incolpando l’Unione Europea, l’Euro, Gesù Giuseppe e Maria.
    Ritorneremo molto presto con le toppe al cul, ma questa volta in tempo di pace relativa.

    In Italia non si produce più nulla poiché tutte le materie prime arrivano dall’estero aggravate dai costi della nostra Politica che ci elimina dai mercati globali per mancanza di concorrenza. L’America, il Canada e l’Australia sono i nostri serbatoi che permettono di addolcire i grandi e gravi errori passati e presenti della nostra Economia che ha perso tutti i treni della ripresa.
    Riceveremo i pomodori, le zucchine, ecc., da un distributore internazionale che ci dirà come e quando mangiare, a prezzi più concorrenziali di quelli prodotti in casa, perché abbiamo dato prova di non saperci gestire nelle scelte politiche, economiche, finanziarie.

    La nostra agricoltura é morente a causa dei costi dei trasporti, delle tasse, dei vari passamano sino ad arrivare al consumatore finale, mentre il produttore cioé il contadino guadagna di più a chiudere bottega.

    Nell’anno 2000 avevo suggerito al Governo Italiano la necessità di ridurre i costi della vita di almeno il 30% per rimetterci in careggiata con la Globalizzazione. Avevo persino fornito un progetto che ci rendeva indipendenti dalle importazioni di Energia supportata da interessanti progetti di sviluppo in diversi settori industriali.
    Non si fece nulla a causa delle Lobbi di interesse collegate al Governo e alle Regioni che considerano innanzi tutto quello che possono mettere in tasca i singoli Politici e i Sindacati che rappresentano il vero grande ostacolo per il Paese.

    Dove vanno a finire le sostanziose entrate dei vari Sindacati, non siamo tenuti a saperlo come non siamo tenuti a saper dove vanno a finire i miliardi di Euro che spariscono dai conti pubblici.

    Purtroppo i primi sintomi della crisi Italiana nascono nel 1970 che vengono erroneamente coperti con l’inflazione crescente del mattone.
    Oggi non ci sono altre risorse di possibile salvataggio e sviluppo, e si sono messi a rubare gonfiando i costi dei progetti inutili di cui il Mose, Il Ponte sullo Stretto, la TAV, l’EXPO, Autostrade, ecc., tutti fallimenti dichiarati prima del nascere, con altrettanti fallimenti promossi dalle ingiustizie per mantenere in attivo Avvocati, Sindacati, Tribunali, Corruzione che accrescono il PIL Nazionale, creando rivendicazioni e guerre come quelle create con l’invio dei clandestini, e dalle ritorsioni della Comunità Europea.

    Ditte che chiudono, fallimenti su fallimenti con suicidi e disoccupazione, mentre dall’alto della Piramide di Governo continuano a giocare sporco in un Paese già marcio senza vie di uscita.

    Mi fermo qui per non incorrere in qualche denuncia per lesa maestà a quei quattro citrulli che Governano il Paese, da molti considerato la Repubblica delle banane.

    Anthony Ceresa.

  4. sono d’accordo ma ci sono tanti altri problemi che ci porteranno alla guerra civile . vorrei firmare ma come si fa?

  5. marco michelacci

    sottoscrivo

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