TTIP, l’UE si nasconde dietro Trump per commerciare i nostri diritti
Lo spettro del TTIP getta la sua ombra sull’Europa con il nuovo rapporto statunitense sulle leggi distorsive per gli scambi commerciali. In base al documento, UE e Italia dovrebbero cestinare numerose leggi che tutelano diritti, ambiente e qualità del cibo
Mentre Donald Trump tenta di imporre gli interessi americani nel mercato globale con una precisa alternanza di sparate e misure – e la Commissione europea si precipita per questo a riaprire i negoziati commerciali cui oltre 5 milioni di cittadini in tutta Europa si sono opposti con petizioni e manifestazioni, lo staff del presidente USA fa uscire tempestivamente il rapporto 2018 sulle leggi estere più distorsive per gli scambi a stelle e strisce.
Un elenco dettagliato di tutti quegli standard e misure di protezione della qualità produttiva e sociale, dell’ambiente e della salute di oltre 60 Paesi – Europa e Italia comprese – che gli Stati Uniti vivono come ostacoli ingiustificabili per l’import e l’export dei loro prodotti e che puntano ad azzerare con le prossime trattative. Una vera galleria degli orrori da 504 pagine che deve spingere gli eletti nel Parlamento europeo e italiano a obbligare la Commissione a riflettere su quanto della nostra sicurezza, scienza e società rischia di essere azzerato con la scusa che “Trump ci costringe a farlo”. E che per non subire perdite commerciali dobbiamo allentare le uniche frontiere in piedi tra noi e gli Usa: quelle dei diritti.
Citiamo alcuni passaggi del rapporto abbastanza chiarificatori a titolo di esempio.
(CONTINUA SUL FATTO QUOTIDIANO)
Pubblicato il 9 aprile 2018, in Blog con tag CETA, Stop TTIP, TTIP. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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