Continua la pressione per fermare il CETA
Oltre 84 Europarlamentari hanno presentato una risoluzione che chiede di fare chiarezza sulla compatibilità del CETA con i Trattati europei, con particolare riferimento al capitolo legato all’arbitrato investitore – Stato. Se approvata verrebbe richiesto un intervento della Corte di Giustizia Europea che, se confermata, potrebbe congelare l’approvazione del CETA per due anni.
Per questo a Bruxelles si sta giocando un braccio di ferro sul tempo di approvazione. Proprio oggi la conferenza dei capigruppo deciderà se fa discutere la risoluzione nella plenaria di Novembre. Una posizione che vede la forte opposizione del gruppo socialdemocratico (di cui fa parte il PD italiano) e popolare (di cui fanno parte Forza Italia e Nuovo Centrodestra), perchè garantire una dicussione democratica significherebbe rallentare il processo di approvazione. Per questo, nonostante persino due Commissioni del Parlamento Europeo abbiano chiesto più tempo (ENV, cioè ambiente, ed EMPL, cioè occupazione) la spinta è per la conferma della plenaria del 5 dicembre per la ratifica e quindi l’applicazione provvisoria del CETA.
Questo è il momento di spingere dal basso perchè emergano le posizioni di tutti gli europarlamentari.
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Pubblicato il 17 novembre 2016 su Blog. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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