Un tweetstorm natalizio per fermare il CETA, cugino del TTIP

CETA

Un martedì 22 dicembre di tweetstorm per chiudere il 2015 Stop TTIP. Questa volta, in accordo con le altre realtà europee, vorremmo proporre a tutt* gli attivist* di mettere nel mirino il CETA, l’accordo Ue-Canada, in un inedito #CETATuesday. Come sapete, sarà questo trattato – già concluso e in attesa della ratifica del Parlamento europeo – la base sulla quale verrà costruito il TTIP. I due accordi sono strettamente legati fra loro, e le mine democratiche seppellite nel CETA devono essere disinnescate tanto quanto quelle di cui è disseminato il TTIP.

La Commissione europea, infatti sta tentando di rendere accettabile il primo, inserendovi ex post alcune modifiche del sistema di arbitrato. Bruxelles ha intenzione di ammorbidire l’ISDS con alcuni elementi tratti dalla sua proposta di riforma del meccanismo. Ricorderete che pochi mesi fa, il Commissario al Commercio, Cecilia Malmström, ha chiesto l’inserimento nel TTIP di un sistema di tutela degli investitori privati meno sfrontato dell’ISDS, tentando di bypassare l’opposizione dell’opinione pubblica e di parte della politica.

Nel nostro comunicato (che trovate questo link) e nel nostro dossier dedicato agli arbitrati (che potete scaricare a questo link), abbiamo evidenziato che la nuova proposta, proprio come l’ISDS tradizionale, intacca la capacità di legiferare degli Stati e crea un sistema di giustizia parallelo, non trasparente e a unico vantaggio dell’investitore estero. Le modifiche introdotte, insomma, sarebbero soltanto di facciata. Lo stesso discorso, naturalmente, vale per il CETA.

Tuttavia, qualche orpello all’ISDS del trattato con il Canada potrebbe essere sufficiente a renderlo accettabile per molti parlamentari europei, che oggi si dicono contrari, ma attendono una mossa simile da parte della Commissione per cambiare parere, uniformandosi alla maggioranza del loro gruppo.

L’imminente giudizio finale del Parlamento europeo sul CETA, se positivo, darà una forte spinta alla successiva approvazione del TTIP, legittimando il nuovo strumento di protezione degli investitori messo a punto dalla Commissione. Ecco perché vorremmo aumentare la pressione in questo #CETATuesday pre-natalizio: è necessario ribadire ai nostri eletti in Europa che una coccarda sulle sbarre non basta a venderci una gabbia.

 

Alcuni tweet per il #CETATuesday di martedì 22 dicembre (inizio h 11:00)

 

  • Dica #stopCETA @nome_europarlamentare**, fermi il cavallo di Troia del #TTIP! #CETATuesday
  • No a finte modifiche #ISDS, @nome_europarlamentare**, #stopCETA senza se e senza ma #CETATuesday
  • No al #petrolio da sabbie bituminose del Canada, promuova le #rinnovabili @nome_europarlamentare** #stopCETA #CETATuesday
  • Né #ISDS né #ICS @nome_europarlamentare**, fuori gli arbitrati dagli accordi commerciali! #stopCETA #CETATuesday

 

** puoi scegliere il @nome_europarlamentare tra i seguenti:

@giannipittella

@GoffredoBettini

@simonabonafe

@mercedesbresso

@L_Cesa

@CaterinaChinnic

@SalvoCicu

@Alberto_Cirio

@comilara

@SilviaCostaEU

@DantiNicola

@paolodecastro

@IsabellaDeMonte

@HerbertDorfmann

@RaffaeleFitto

@EGardini

@enricogasbarra

@m_giuffrida

@gualtierieurope

@ckyenge

@giovannilavia

@fulviomartuscie

@BarbaraMateraUe

@luigi_morgano

@alessiamosca

@MassimoPaolucc6

@PatricielloAldo

@SalvoPogliese

@MaxSalini

@DavidSassoli

@SernagiottoRemo

@Antonio_Tajani

@toiapatrizia

@flaviozanonato

@DamianoZoffoli

 

 

 

Pubblicato il 19 dicembre 2015, in Blog con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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