Caro parlamentare, l’Europa ti guarda
Lunedì 29 giugno la Commissione Commercio Internazionale del Parlamento europeo (INTA) sarà chiamata a selezionare gli emendamenti alla Risoluzione sul TTIP che verranno ammessi in aula con lo scopo di rendere più chiaro il testo sul quale si esprimerà il Parlamento nel dare le sue indicazioni non vincolanti alla Commissione EU per il negoziato.
Un voto che era previsto per lo scorso 10 giugno, ma che è stato clamorosamente annullato e rinviato dal presidente del Parlamento, il socialdemocratico Martin Shultz, nel timore di non avere una maggioranza adeguata alla sua approvazione.
In realtà è un chiaro tentativo di cancellare, contando su una maggioranza che ritiene più affidabile in INTA, tutti quegli emendamenti che raccolgono il sentire e le preoccupazioni della società civile e di diverse Commissioni parlamentari che hanno chiesto modifiche sostanziali o procedurali al negoziato.
Di fronte a questo importante appuntamento vogliamo sia chiaro agli europarlamentari della Commissione INTA che non gli toglieremo gli occhi di dosso nemmeno un istante. Sappiamo che, al momento, il compromesso cercato da Schultz per avere una Risoluzione tutta schiacciata sulle ragioni del sì al TTIP è lontano dall’essere raggiunto all’interno della sua stessa maggioranza.
Per questo chiediamo:
– Che tutti gli emendamenti che hanno l’obiettivo di escludere dal negoziato temi inaccettabili come la privatizzazione dei servizi pubblici, l’indebolimento delle Indicazioni geografiche, il rafforzamento del commercio transatlantico di carburanti fossili, un livellamento coatto del diritto di regolare degli stati sovrani, nonché l’inserimento della clausola di protezione dei diritti degli investitori (ISDS) o altri meccanismi di arbitrato internazionale pubblico o privato a breve o medio termine, vengano salvaguardati e portati in aula per essere approvati;
– Un sostegno bipartisan per questi emendamenti e un’assunzione di responsabilità esplicita da parte di quei Parlamentari che, in occasione dell’ultimo voto in aula, hanno mostrato la propria attenzione e cura nei confronti delle preoccupazioni espresse ormai da quasi due anni da tante associazioni, sindacati, PMI e movimenti che in tutta Europa chiedono trasparenza e dialogo.
– Che, nel frattempo, con gli strumenti del dialogo istituzionale, formali e informali, chiariate alla Commissione di voler rappresentare questi vostri orientamenti al tavolo delle trattative con gli Usa che si riconvocherà già nella settimana che va dal 13 al 17 luglio.
Il 29 giugno ci collegheremo in streaming, seguiremo la diretta via Twitter, comunicheremo i risultati della seduta e tutti i suoi retroscena. Insomma valuteremo dai fatti, come nelle scorse occasioni, la vostra attenzione ai temi che tanto ci stanno a cuore: diritti, ambiente, tutela dei beni comuni, lavoro, messi a rischio da un trattato per noi inaccettabile.
Pubblicato il 27 giugno 2015 su Blog. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 3 commenti.
Chi mi può spiegare come un potere decisionale così invadente è finito a giudizio di una associazione di persone ne votate ne sostenute dai cittadini???
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