Il TTIP sul Corriere della Sera
Dalle pagine del Corsera, che non specifica però che i dati riportati dal Governo si riferiscono proiezioni al 2027 e che a fronte dell’aumento di (alcune) esportazioni ci sarebbe un incremento possibile del 118% di prodotti agroalimentari, con un impatto non indifferente su Francia, Italia, Paesi scandinavi e Spagna (come da dati proposti dal Directorate for Internal Policies dell’UE).
“Con il Trattato transatlantico potrebbe nascere la più grande area di libero scambio del mondo: niente più dazi, niente più confini commerciali tra Europa e Usa. E questo, secondo quello che sostiene il governo italiano, porterebbe a un aumento del Pil italiano tra lo 0,5% e addirittura il 4, a più posti di lavoro, più esportazioni (si calcola il 28% in più).
Ma tutto ciò rischia di avere un costo elevato. Insieme alle barriere tariffarie salteranno anche alcune barriere non tariffarie. Vale a dire regole, controlli e standard minimi richiesti per la circolazione della merce, norme sulle sostanze chimiche tossiche, leggi sanitarie, prezzi dei farmaci, libertà di Internet e la privacy dei consumatori, l’energia, i brevetti e copyright e gli albi professionali. Meno regole potrebbe significare ripercussioni enormi, innanzitutto sul settore agro alimentare che in questa trattativa gli Usa considerano strategico”.
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Pubblicato il 17 ottobre 2014 su Blog. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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